JUSTICE LEAGUE #6



Presupposto: Geoff Johns e Jim Lee non sono divinità. 
Infatti nei prossimi giorni saranno a Lucca Comics & Games, tra i comuni mortali, e si mimetizzeranno nelle folle di fan come se non fossero i più importanti autori Dc attivi attualmente! Se vogliamo rintracciarli su carta, però, non dobbiamo far altro che sfogliare questa luccicante "Justice League", colonna portante del nuovo universo post-reboot. La rinnovata incarnazione di questo supergruppo in realtà vive situazioni un pò anomale: le storie che vi appaiono sono ambientate alcuni anni prima rispetto a tutte le altre testate (come ci ricordano prontamente anche i redattori della Lion nelle introduzioni).
Questo primo arco di sei storie che qui si conclude ha narrato la formazione (casuale?) della JL, unita contro un supernemico comune. Supernemico che risponde al nome di Darkseid, che avevamo visto l'ultima volta quando aveva scombussolato ben bene le vite dei nostri eroi (oltre che apparentemente ucciso Batman) nella saga pre-reboot "Crisi Finale" di Morrison. 



Questo Darkseid, lui sì, è una sorta di divinità malvagia proveniente dal pianeta Apokolips. E in questo numero Superman è prigioniero (si libererà? Eh, difficilissimo prevederlo) e chiaramente "il destino é nelle mani di Batman" (il quale si è tolto il pipistrello dal costume ma sempre Batman è!).



Come andrà a finire? Chi vincerà? Vi diciamo solo che la storia termina con la scritta "L'inizio"!




Interessante piuttosto ai fini della trama generale è la storia seguente di Johns/D'Anda (quest'ultimo si trova a sostituire il sicuramente indaffaratissimo Lee ai disegni). 
Ritorna finalmente Pandora, la ragazza di rosso vestita apparsa in tutti i numeri 1 del reboot. E in questa storia il mistero si complica quando incontra un non meno tenebroso Straniero Fantasma....A cosa condurrà tutto ciò? Presto per dirlo.

In definitiva, la nuova Justice League, che in alcuni dei numeri passati non ci aveva convinto appieno, sembra finalmente ingranare, anche se resta il dubbio di cosa stia avvenendo al gruppo nel presente...Jim Lee invece in questo numero sembra un pò sottotono, forse perché inchiostrato da tanti, forse perché già col fiatone. Ma è pur sempre Jim Lee!





Passando alla storia successiva di questo sesto albo JL della RW-Lion, non è altrettanto mitica la nuova "Justice League International"
Non scuote affatto come l'omonima, storica serie di Giffen/DeMatteis e Maguire, uno dei gruppi di supereroi più divertenti della storia. Eppure, non basta mettere Batman, Booster Gold e Guy Gardner insieme per fare una JLI. Al di là del fatto che adesso è facile criticare questa JLI sapendo che in America tale serie ha chiuso con il numero 12, è una lettura che decisamente abbassa la media dell'intero albo. Sul fronte dei disegni, Lopresti finora ha fatto il suo onesto mestiere ma qui viene sostituito dal sonnecchiante Dan Jurgens ai layout insieme alla piacevole coppia di italiani Castiello/Acunzo a tentare di rifinire il rifinibile. Ma i testi dello stesso Jurgens (che pure è lo stesso autore che abbiamo lodato per il ciclo sulla morte di Superman negli anni '90) non ingranano: sono lenti, poco accattivanti. 


Purtroppo la scelta di non dare agli episodi quel connotato di assurdità e semiparodia è stata davvero poco azzeccata. È vero, è la storia di un gruppo di eroi di serie B (tranne Batman, che è palesemente un pesce fuor d'acqua) mal assortiti e costretti a stare insieme a forza, senza una vera guida, senza una direzione. Però sembra quasi che la trama sia stata affrontata anche nella realtà editoriale: la stessa descrizione si potrebbe fare dei sei episodi apparsi fino a oggi, in cui alcuna novità abbiamo avuto sulla vita dei personaggi né su qualsiasi altra tematica. E poi, francamente inserire tra i protagonisti un supereroe dal nome Augusto Generale in Armatura di sicuro non può essere di buon auspicio! Per fortuna possiamo goderci le copertine del buon David "Cavaliere Oscuro" Finch, con un Booster Gold che in quanto a ciuffo non ha niente da invidiare ai peggiori nostri ricordi degli anni '80!







Concludiamo con la piacevole sopresa del "selvaggio Hawkman", poco “selvaggio” e molto horror! In questo episodio Tony S. Daniel si fa dare una mano nella scrittura da James Bonny, mentre Philip Tan è ancora saldamente ed egregiamente ai timoni del comparto visivo aiutato ai colori dall’altrettanto amabile Sunny Gho
Tra antichi manufatti, metalli sconosciuti, premonizioni e zombi, gli autori riescono a ricreare un ambiente godibile, ed è quasi un peccato che tra pochi numeri il team creativo della serie cambierà. 




In chiusura, una nota riguardo la Lion
lodevole la consueta cura per la confezione dell’albo…Purtroppo però mancano i redazionali e alcune pagine doppie sono finite in una singola pagina per lasciare spazio alle tante tavole dell’albo della Justice League. 
In ogni caso, attendiamo pazienti!
Giuseppe "Giuppo" Lamola





JUSTICE LEAGUE n.6


• Data di pubblicazione: Ottobre 2012
• Editore: RW-Lion

CREDITS

“JUSTICE LEAGUE – parte sei” (da “Justice League” n.6 – apr. 2012)

• Testi: Geoff Johns
• Matite: Jim Lee
• Chine: Williams, Hope, Batt e Irwin
• Colori: Sinclair, Avina e Hi-Fi
• Traduzione: Matteo Mezzanotte

“PANDORA” (da “Justice League” n.6 – apr. 2012)

• Testi: Geoff Johns
• Chine: Carlos D’Anda
• Colori: Eltaeb
• Traduzione: Elena Pizzi




“I SIGNAL MASTERS - epilogo” (da “Justice League International” n.6 – apr. 2012) 

• Testi e layout: Dan Jurgens
• Disegni: Marco Castiello
• Chine: Vincenzo Acunzo
• Colori: Hi-Fi
• Traduzione: Matteo Mezzanotte 



“SEPOLCRI SCOPERCHIATI” (da “The Savage Hawkman” n.6 – apr. 2012) 

• Testi: James Bonny e Tony S. Daniel
• Disegni: Philip Tan
• Colori: Sunny Gho
• Traduzione: Matteo Mezzanotte

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