BATMAN: TERRA UNO


Il titolo potrà trarre in inganno qualcuno di voi! Qualche mese fa (era la primavera 2011) un altro bel nome ingombrante del panorama fumettistico come J. Michael Straczynski (“Stracchino”, per gli amici più intimi) lanciava un volumone corposo tutto a colori con i bei disegni di Shane Davis intitolato proprio “Earth One”. La differenza sostanziale la fa il protagonista: in quel caso era il super eroe per eccellenza, l’Uomo d’acciaio, Superman.



Più di un anno dopo, un’altra coppia invidiabile propone al mondo un altro volume intitolato “Earth One”
Obiettivo di Geoff Johns e Gary Frank (di nuovo insieme dopo la splendida miniserie “Superman Secret Origins” del 2009-10) è quello di ri-narrare, senza tuttavia stravolgerle, le origini della leggenda di Batman
La squadra che scende in campo per quest’opera è di prim’ordine ed è la stessa del già citato “Superman Secret Origins” (quindi oltre a Johns e a Frank, ritroviamo anche l’ottimo inchiostratore Jonathan Sibal e l’equilibrato colorista Brad Anderson): quindi, si ripete il prodigio già accaduto nel recente passato? 
Noi diciamo di sì, e anche convintamente.

La trama non porta con sé novità epocali, anzi: ma è il modo in cui Johns e Frank la sanno raccontare e rappresentare graficamente a fare la differenza! Ogni elemento narrativo ha una ragione ben precisa (ma in questo Johns è davvero il primo al mondo, che lo diciamo a fare?!), ogni personaggio ha una personalità delineata e definita in modo non rigido (sia Bruce che Gordon subiscono cambiamenti notevoli durante la storia e anche il detective Harvey Bullock – così spavaldo e pieno di buoni propositi all’inizio, alla fine inizia la sua discesa nel baratro dell’alcolismo). 

Davvero un’opera intrigante e commovente e che, come sempre in Johns, invita alla riflessione lasciando sempre un fondo di amarezza.


In breve, questi sono i fatti narrati.
Struttura a cerchio, con inizio e fine della narrazione (entrambi marginali) ambientati nel presente, con in mezzo il tuffo nell’infanzia difficile di Bruce e poi il grosso della storia - cioè le vicende che portano un giovane e inesperto Batman a vendicare la morte dei genitori a danno del sindaco di Gotham City, Oswald Cobblepot.


Splendida la parte relativa alla sera dell’uccisione di Thomas Wayne (in lizza per la carica di sindaco) e Martha Arkham (sua moglie e organizzatrice della campagna elettorale). Proprio quella sera entra a casa Wayne – per non uscirne mai più – un misterioso quanto poco british Alfred Pennyworth che saprà prendersi cura di Bruce e di guidarlo con affetto una volta venuti a mancare i suoi genitori.


Altrettanto intrigante e ben curata è la parte relativa alla vendetta di Batman nei confronti del sindaco Oswald Cobblepot (mai chiamato Pinguino), ritenuto responsabile della morte dei coniugi Wayne. Il dialogo finale chiarirà che Bruce aveva ragione, ma non totalmente: Cobblepot aveva ordito sì l’assassinio di Thomas Wayne per avere la strada spianata per la corsa a sindaco di Gotham ma, in realtà, i suoi genitori erano rimasti uccisi da un delinquente comune e non da un sicario del Pinguino (ma questo ridimensiona in meglio o in peggio i sensi di colpa enormi che Bruce si porta e si porterà dietro?).


Siamo certi che i pochi e selezionati colpi di scena orchestrati da Johns avranno incontrato il favore del pubblico. Ci riferiamo alle sue geniali trovate come quella di rendere Martha Wayne una Arkham e di legare a lei e quindi anche a suo figlio il tema della “pazzia” indissolubilmente legato alla famiglia Arkham (la residenza abbandonata nella quale la nonna uccise il nonno e poi si suicidò, gli sfottò dei bulli nei confronti del piccolo Bruce, il fatto che la casa sia usata come nascondiglio dal folle serial killer alle dipendenze del Pinguino). Oppure quella di rendere Alfred una specie di Clint Eastwood sia saggio sia uomo d’azione (è lui a risolvere la situazione nel finale) dal passato militaresco e non da accademia del maggiordomo perfetto. Ottimi i riferimenti a Jessica e Harvey Dent, a Barbara Gordon che si immagina Batgirl e, nell’ultimo paginone, all’Enigmista.


Geoff, ora tutti sognano il seguito, lo sai? Hai tempo fino a fine 2013… siamo buoni, dai!
ROLANDOVELOCI



Art gallery di Gary Frank










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BATMAN TERRA UNO
ottobre 2012, 
Lion/RW edizioni

Crediti originali

“Batman Earth One”
• Testi: Geoff Johns
• Matite: Gary Frank
• Chine: Jonathan Sibal
• Colori: Brad Anderson
• Traduzione: Leonardo Favia

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