DAMPYR #155

Harlan Draka nella Zona Rossa a L'aquila




"Ci tengo a dire che per il fumetto italiano da edicola, è una cosa rara aprire a riflessioni quasi giornalistiche". Così lo scrittore Diego Cajelli presenta a un quotidiano online l'albo n.155 di Dampyr uscito da pochi giorni. 
In effetti, la vita reale entra giocoforza in questa storia dove il capoluogo abruzzese è rappresentato per quello che è oggi, più di tre anni dopo il terremoto. "E da allora non è cambiato nulla", afferma Dampyr in un duro passaggio della storia, mentre cammina per le vie de L'Aquila con il suo incredulo amico Kurjak. Ben dieci pagine centrali dell'albo vengono dedicate al tema della ricostruzione che langue e al modo in cui, nonostante tutto, i cittadini aquilani cercano di andare avanti. Un episodio fortemente voluto dal curatore Mauro Boselli, che si è recato sul luogo di persona a scattare foto per la documentazione utilizzata da Cajelli e dal disegnatore Fabrizio Russo, qui perfettamente a suo agio.


Ma, chiaramente, non è solo la realtà ad essere raffigurata in questa nuova uscita dampyriana. "Il folklore locale, i miti horror e i misteri della tradizione abruzzese si allacciano con il terremoto e si intrecciano con l’universo narrativo di Dampyr" argomenta sul suo blog Cajelli, che per quest'albo ha studiato tanto le tradizioni locali e la storia della città, come evidenziato dalle citazioni su Tornimparte e sulla "seconda Gerusalemme"
Il "sigillo di Lazzaro" del titolo è il fulcro della vicenda che tira in ballo i templari, ma anche i malvagi Lupi Azzurri e il conte di Saint Germain, in una lettura complessivamente molto avvincente che non lesina collegamenti con la continuity della serie. Il rischio di banalizzare tutto o di fare un pot-pourri era elevato, ma gli autori hanno centrato in pieno gli obiettivi.


Sul fronte dei disegni, in particolare paiono molto interessanti due tavole di Russo con le visioni di Harlan rese a mezzatinta. Da segnalare poi un piccolo tocco di stile nella sparatoria a pag. 61: per le prime quattro vignette gli attori in campo rimangono separati, poi la quinta vignetta è doppia perché sono tutti compresi nella stessa visuale, quasi che le dimensioni della scena si adattassero al contenuto.


Ritornando all'elettico Cajelli, assente dalla serie regolare dal n.138, per chi non lo conoscesse c'è da dire che è anche un seguito blogger (Diegozilla), per non citare il fatto che è/è stato autore di (tra i tanti) "Diabolik", "Zagor", "Milano Criminale" e "Mytico!". 
Se non bastasse ciò, vi segnialiamo che ha vinto il premio Gran Giunigi a Lucca Comics & Games 2008 come miglior sceneggiatore; attualmente, è impegnato nella realizzazione di "Long Wei", nuova serie da edicola in uscita a marzo per l'Aurea Editoriale, che si avvarrà della collaborazione di (tra gli altri) Luca Genovese ai disegni e delle copertine di Lorenzo Ceccotti (ovvero LRNZ, uno dei Super Amici). 




Nel frattempo, godiamoci questo e il prossimo Dampyr ("Siberia", in uscita a marzo, sceneggiato sempre da lui per i disegni di Mauro Laurenti), per non parlare (ma ne parleremo eccome, al più presto!) dell'attesissimo "Grand Guignol" scritto da Boselli e disegnato da Alessio Fortunato. So, stay tuned!


P.S. Toccante, a pag. 4 di quest'albo, il ricordo che Boselli dipinge di Decio Canzio, ex direttore Bonelli recentemente scomparso, e che si va ad aggiungere alle dediche già apparse sugli albi di "Dylan Dog" e "Julia" (da parte dell'umanissimo Berardi) attualmente in edicola.

Giuseppe "Giuppo" Lamola


DAMPYR 155

TITOLO: Il sigillo di Lazzaro
DATA: febbraio 2013
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Diego Cajelli
DISEGNI: Fabrizio Russo
COPERTINA: Enea Riboldi
EDITORE: Sergio Bonelli Editore

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