IRON MAN (Marvel NOW!)

"Credere", il ciclo iniziale di Kieron Gillen & Greg Land

Marvel NOW!, ormai lo sanno anche i sassi, è il colossale rilancio che ha coinvolto tutte le testate della Casa delle Idee dopo il crossover Avengers Vs X-Men. Un’operazione globalmente fortunata che presenta alcune produzioni di qualità eccelsa (si pensi agli X-Men di Bendis, alla gestione vendicativa di Hickman o allo Spider-Man “superiore” di Slott) ma anche alcuni nei piuttosto vistosi. Nei che diventano allarmanti bubboni se si parla del rilancio di Iron Man. Questa recensione si occuperà di “Credere”, primo ciclo di storie affidato al duo Gillen – Land, che occupa i primi tre albi della testata dedicata all’uomo di ferro. 
Cominciamo… 
Quella che appare come una preoccupante mancanza d’idee si concretizza fin dalle primissime pagine, quando il lettore scopre che la minaccia che Tony Stark deve fronteggiare è di nuovo Extremis, il tecnovirus che trasforma gli esseri umani in macchine da guerra letali e capaci di autorigenerarsi. Il pensiero vola subito a “Extremis”, il mirabile ciclo di storie scritto da Warren Ellis e disegnato da Adi Granov, e a Iron Man 3, terzo capitolo cinematografico dedicato all’uomo di latta, interpretato dal grandissimo Robert Downey Jr e diretto da Shane Black. E’ probabile che Gillen sia stato in qualche modo vincolato a tirare fuori di nuovo Extremis, forse per agganciarsi al traino del clamoroso successo cinematografico di Iron Man 3, ma queste sono solo supposizioni personali.


[SPOILER ALLERT ON!] In ogni caso, allertato da un messaggio di una Maya Hansen prossima al trapasso (verrà uccisa da un apicultore dell’AIM), Tony decide di partire a caccia del tecnovirus per debellarlo una volta per tutte (e sarebbe anche ora!). Dopo un’irruzione durante un’asta clandestina in cui sgomina la banda di cattivoni che vuole vendere Extremis al miglior offerente, Iron Man si ritrova a sbaragliare i cavalieri in tecno-armatura appartenenti a un gruppo chiamato “La Tavola Rotonda” nella symkariana – reggetevi forte – Nuova Avalon, cui seguirà una visitina in Messico dove un trafficante di droga ha acquistato Extremis per curare la povera figliola malata, tutto questo prima di esplorare le catacombe parigine a caccia di zombie fotomodelle albine possedute (e mezze nude) e prima di completare la sua missione in una stazione spaziale orbitante intorno alla Terra, in cui l’ex amico Eli Stane sta sperimentando Extremis per creare una nuova generazione di esseri umani capaci di esplorare lo spazio senza supporti tecnologici. Al termine di questo estenuante giro del mondo...Tony indossa una nuova armatura (il cui design, debbo dire, non mi dispiace) e parte all’esplorazione dello spazio! [SPOILER ALLERT OFF!]


Cos’è che non funziona? In generale la scrittura appare fiacca e priva di mordente, animata da eventi sì funzionali ma poco avvincenti, tanto da scalfire il proverbiale fascino dello stesso protagonista, un Tony Stark che non convince né nei panni del festaiolo sciupafemmine né in quello del valoroso supereroe ironico e tormentato, un Iron Man incolore che si limita a compiere la sua missione in giro per il mondo portandosi appresso le proprie armature modulari ma lasciando l’avvenenza, il genio e le angosce a casa. E il finale: ok che la sospensione dell’incredulità è un approccio necessario al fumetto supereroistico, ma davvero Gillen vuole convincerci che Iron Man abbandona la Terra per avventurarsi nello spazio profondo da solo e protetto solo da un’armatura (e una nuova A.I., P.E.P.P.E.R)? Vabbè… 

E poi ci sono i disegni… Ora, di critiche a Greg Land è infestato l’Internet: è sufficiente digitare il suo nome su Google per trovare tonnellate d’immagini dei suoi lavori in cui è palese l’opera sistematica di ricalco da fotografie di attori famosi, dai film porno, da postalmarket, da se stesso (celeberrime le sue copertine sovrapponibili infarcite di ricalchi da fotografie di attori famosi, dai film porno, da postalmarket, ecc ecc…vabbè, avete capito). Siccome il sottoscritto ritiene sterile avventurarsi in un dibattito sulla professionalità di Land, nel solco della tradizione su descritta, si limiterà a proporvi una galleria d’immagini tratte dall’opera appena recensita, lasciando al lettore la libertà di farsi l’opinione che vuole (o di chiedere un autografo agli attori di Hollywood che hanno prestato il loro volto per questo fumetto). Buona visione.

I cangianti rilievi antropometrici che è possibile effettuare sul volto del “landiano” Tony Stark sollevano inquietanti interrogativi: il nostro eroe è in realtà un mutaforma? Uno skrull? Un mutante?

No, è l’attore Paul Walker (pace all’anima sua)!

Il celebre George Clooney presta il suo volto al perfido capo dei cavalieri di Nuova Avalon, ma solo per una vignetta, ché poi c’aveva un appuntamento al bar con una bionda che avrebbe fatto finta di non riconoscerlo.

L’Eli Stane della prima vignetta vi sembra lo stesso dell’ultima? Chiaramente no perché è un nuovo tributo che Land ha voluto fare a un altro attore (o al suo dirimpettaio, chi lo sa…).

A Land costava molto adornare il profilo della giovane ammalata con lo stesso naso? O è stata la potente lobby dei chirurghi estetici rinoplastici a pretendere quel nasino alla francese della prima vignetta? Non lo sapremo mai.

Themisa


IRON MAN #1-2-3
[Albi originali USA: Iron Man °1-5 Marvel NOW!]
 
Testi: Kieron Gillen 
Disegni: Greg Land
Chine: Jay Leisten
Colori: Guru eFX

Edizione: Panini Comics 2013

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