Nathan Never #273

La sirena, la malinconia, le lacrime e la pioggia
 

“L’ennesima notte di pioggia…”
Così inizia questa storia. E il sottoscritto è costretto a confessare che proprio non riesce a resistere, quando l’atmosfera diventa romanticamente piovosa, quando la fantascienza si tinge di sano hard-boiled, con l’eroe buono e dalla scorza dura, messo a dura prova dalle avversità.




Le umide tavole di questo Nathan Never 273 sono sceneggiate da Davide Rigamonti, uno dei più rappresentativi e prolifici tra i nuovi autori coinvolti nella gestione dell’Agente Alfa, di cui ci eravamo già occupati qui [Rigamonti, come fatto notare nell’introduzione di quest’albo, si occuperà anche del numero di Agenzia Alfa in edicola a febbraio e del primo numero della nuova collana che debutterà a marzo, Le Grandi Storie di Nathan Never, contenente un lungo episodio disegnato nientemeno che dal maestro Corrado Roi!]. I disegni sono invece opera del solido Romeo Toffanetti, in forza allo staff addirittura sin dal quinto numero di NN.

Gli elementi su cui si basa la trama vedono la ricerca iniziale di una ragazzina scomparsa intrecciarsi all’inaudito messaggio di una “sirena multimediale” di nome Tera, che minaccia di far piovere ancora a lungo (niente governo ladro però!). 
Tra i personaggi, alla figura pulita ed eroica del nostro Nathan, si affianca (o meglio, si aggiunge) il meno integerrimo capitano York del 46mo Distretto, costretto dalle situazioni a prendere decisioni drastiche, ma certamente non del tutto privo di cuore.
 

La storia alterna momenti riflessivi a scene d’azione. L’uso delle didascalie per mostrare i pensieri del buon Nathan, elemento a volte utilizzato male o buttato lì a caso, stavolta è funzionale alla descrizione del quadro. Anche Toffanetti, dal canto suo, in passato spesso un po’ statico, sembra aver preso bene le misure della storia, con uno stile secco che si avvantaggia della frequente “rottura” della gabbia bonelliana, dell’introduzione di un paio di splash pages e dell’uso di vignette quasi ripetute per generare parallelismi tra le situazioni (si veda il Sigmund con cappotto e cappello sotto la pioggia nell’ultima vignetta di pag.57 e il capitano York in similare contesto due pagine più tardi; per di più, entrambi escono di scena con una frase ad effetto!).

Ancora una volta questo nuovo corso della serie di Nathan Never riprende tematiche e scenari alquanto familiari ai fan delle prime uscite neveriane. Si pensi, per dirne una, all’indimenticabile “Gli occhi di uno sconosciuto”, nono albo di NN pubblicato ventidue anni fa e realizzato dall'allora inedita coppia formata da Michele “Lukas” Medda e Stefano Casini. Anche lì, la pioggia…(ma era un elemento che conduceva altrove!).

Sinora, c’è da dire che gli elementi di novità e freschezza di questo nuovo assetto neveriano non ci sono giunti appieno, non riuscendo a “sfondare” e a rendere il Nathan Never di oggi una lettura imprescindibile. Queste “lacrime della sirena” potrebbero essere una prima piccola goccia positiva. Per il resto, non ci resta che sperare… nel futuro!

Giuseppe "Giuppo" Lamola
 
Versione non definitiva della cover, con colorazione differente, come appare sul blog del copertinista Sergio Giardo ("immaginavo una città sprofondata nel buio, sotto il temporale, con gli schermi come unica fonte prepotente di luce che rimandavano l’immagine della sirena"). Trovate la versione poi utilizzata come cover dell'albo nella più vicina edicola o qui o infine in piccolo in fondo a questa rece.
 
 
 
“Le lacrime della sirena”
SERIE: Nathan Never
NUMERO: 273
DATA: Febbraio 2014
SERGIO BONELLI EDITORE
 

SOGGETTO e SCENEGGIATURA: Davide Rigamonti
DISEGNI e CHINE: Romeo Toffanetti
COPERTINA: Sergio Giardo (colori di Gianmauro Cozzi)

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