Dampyr #198

Il mito di Tristano e Isotta rivisitato da Boselli e Rubini


Mancano ormai meno di due mesi alla pubblicazione del duecentesimo episodio di Dampyr, che come da tradizione sarà interamente a colori e avrà un contenuto speciale. La marcia di avvicinamento all'evento procede spedita con Lyonesse, albo numero 198 uscito a settembre, avventura a cavallo tra passato e presente che si avvale dei disegni di un "esordiente" di lusso: Michele Rubini.



In questo episodio sono miscelate antiche leggende d'oltremanica ed elementi sovrannaturali. La capitale del regno di Kernow in Cornovaglia fa da sfondo alle vicissitudini di Drustan, figlio adottivo di re Marcus, e della bella Essylt, principessa d'Irlanda. Drustan libera la principessa dai pirati, ma il perfido Maestro Mordha la rivuole indietro e chiede che si tenga un duello tra un principe di sangue reale e un suo oscuro cavaliere mascherato.
I nomi Drustan ed Essylt non sono altro che la traduzione in lingua originale di Tristano e Isotta, la cui leggenda viene ripresa da Mauro Boselli e integrata nella continuity dampyriana, in maniera simile a quanto già effettuato con le vicissitudini di Artù e dei suoi cavalieri. Come nelle precedenti escursioni nei territori del mito, in questa storia compare anche un altro Dampyr (sempre nato dall'unione tra un Maestro della Notte e un'umana): Taliesin il bardo, in lotta contro il padre Mordha, Maestro della Notte che da sempre infesta l'Irlanda. Ulteriore punto d'interesse dell'episodio per i lettori di lunga data risiede nel ritrovare un'affascinante appartenente a quest'ultima stirpe, Amber Tremayne (che fece il suo debutto già in Fantasmi di sabbia, Dampyr #3, splendido episodio di Mauro Boselli e Luca Rossi). È lei infatti a rievocare gli eventi di un passato ormai remoto ad Harlan Draka, Dampyr del nostro tempo nonché suo nipote, e all'archeologo Matthew Shady.

Pur essendo la prima parte di una storia doppia e nonostante abbia alle spalle vari intrecci di continuity, l'episodio si dimostra ben godibile a sé stante. I personaggi possiedono un'ottima caratterizzazione e non si avverte la pesantezza di un linguaggio troppo verboso.


La copertina di Enea Riboldi per Dampyr #185.
Una parte consistente della riuscita della storia risiede nel lavoro di Michele Rubini. Il disegnatore umbro, che aveva esordito in Bonelli su Zagor e lo scorso anno aveva curato i disegni del numero d'esordio di Morgan Lost, dimostra d'essere pienamente a proprio agio con Dampyr. La meticolosità tipica delle sue tavole si sposa con un grande impegno nella ricostruzione delle ambientazioni e dei costumi a dar vita a tavole particolarmente meritevoli.
Opportuna poi un'annotazione sulla copertina di Enea Riboldi. Negli ultimi numeri sin dalle cover si riesce a evincere un concetto che Boselli esprime da tempo nelle introduzioni agli albi: la serie si intitola "Dampyr" e non "Harlan Draka" perché il protagonista a volte può essere anche un altro Dampyr, come il già citato Taliesin il bardo. Dunque la presenza di Harlan nell'illustrazione di copertina non è obbligatoria: mentre sino all'anno scorso si cercava comunque uno stratagemma per inserirlo (es. in Dampyr #185, Il segreto di Amber Tremayne, i personaggi dell'epoca arturiana erano mostrati solo nella parte superiore del disegno, mentre Amber e Harlan erano in primo piano, intenti a rievocarne le gesta), a partire da numeri recenti come Dampyr #196 è lo stesso Taliesin a "rubargli" la scena... (Dobbiamo forse prepararci a uno spin-off? Chissà?)

Come accennavamo in apertura, il futuro sembra promettere bene: secondo le anticipazioni fornite, il prolifico Boselli sta preparando narrativamente il terreno per un climax che coinciderà con il numero 200: con tale storia partirà infatti un ciclo lungo tre numeri (fino al #202) che si svolgerà nell’arco di una sola notte e che vedrà Harlan Draka impegnato su più fronti in una guerra all'ultimo sangue per fronteggiare i suoi acerrimi nemici. Questi tre episodi saranno disegnati da altrettanti apprezzati artisti del team di Dampyr: Luca Rossi, Nicola Genzianella e Alessandro Bocc(per maggiori info vedi anche qui). Una lunga cavalcata che certamente si lascerà dietro strascichi importanti.


Tavola di Alessandro Bocci tratta da Dampyr #202, Nel mondo dei Maestri.

Tornando al presente, concludo dicendo che se si ha voglia e possibilità di districarsi tra nomi (quasi) impronunciabili, un'intricata e affascinante continuità narrativa e interi secoli di leggende, i numeri di Dampyr del ciclo britannico risultano tra i più riusciti in assoluto della serie. Con annessa capacità di far desiderare di leggerne ancora.


Giuseppe Lamola











DAMPYR “Lyonesse” 
NUMERO: 198
DATA: settembre 2016
SERGIO BONELLI EDITORE

COPERTINA: Enea Riboldi
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Michele Rubini







Dampyr è un personaggio creato da Mauro Boselli & Maurizio Colombo. 
© 2016 Sergio Bonelli Editore. Disegni di Michele Rubini (eccetto dove indicato).


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