Dampyr #210

Il male che non conosce confini



In Turkmenistan, addirittura! È qui, in piena Asia centrale, che il giovane e valente Giorgio Giusfredi ha deciso di spedire Harlan e soci per questa nuova avventura - splendidamente resa a livello visivo dal sempre più bravo Andrea Del Campo - dal sapore decisamente eastern, a tratti epico, quasi da colossal cinematografico anni Cinquanta.
I vostri affezionati Audaci hanno avuto il privilegio di leggere in anteprima questa storia, la cui uscita è programmata per il prossimo 5 settembre, e per questo vi propongono una recensione totalmente spoiler free, più informativa che descrittiva, in modo da non rovinare la lettura ai fan di Dampyr che ci seguono.



Il figlio di Erlik Khan è una storia che non mancherà di riscuotere entusiasmo tra i lettori affezionati alla serie e che potrebbe, sfruttando l'onda positiva generata dal crossover con Dylan Dog, portare nuovi adepti al culto del sangue di Draka. Del resto, gli ingredienti tipici dell'avvenuta dampyriana ci sono praticamente tutti:

- il sogno rivelatore, con la povera Ann Jurging la quale continua a restare impigliata nelle sue spire onirico-ossessive, si rivelerà essere una vera e propria mise en abîme di gidiana reminiscenza che servirà a guidare i nostri eroi nei momenti di inevitabile scoramento;

- il viaggio ai confini del mondo, intrapreso da Harlan, Tesla, Kurjak e l'infermiere Arno Lotsari, in un luogo desolato e desolante, ideale campo di battaglia tra le forze del bene e quelle del male;

- il racconto dello scontro nel passato remoto che viene rivissuto da tutti, protagonisti e lettori, grazie ai poteri del Dampyr;

- il nemico da battere, per l'occasione "l'oscuro Signore della Discordia Kerey Khan" (così lo definisce il trafiletto di presentazione sul sito web bonelliano), diretto discendente di uno dei villain più amati della serie che recentemente è morto dopo essersi redento (vedi Dampyr #200-201-202);



- la miscela esplosiva di mitologia, folklore e momenti action;

- il massacro, immancabile bloodbath, per il quale Del Campo ammette, in un'intervista pubblicata sempre sul sito Bonelli, di essersi sbizzarrito come non mai ("Ho contato 92 uccisioni su 94 pagine di albo, da arrotondare per eccesso. Non ho fatto il conto dei mucchi di cadaveri e di tutto quello che succede fuori campo. Una piccola carneficina!");

- lo scioglimento finale che regala emozioni e sorprese per niente scontate!

Quello che emerge maggiormente dalle pagine di questo albo è la professionalità dei due autori coinvolti nella realizzazione della storia. Sia da parte di Giusfredi, per la sceneggiatura, che da parte di Del Campo, per i disegni, è chiarissima la passione con la quale hanno lavorato a questo piccolo gioiellino fumettistico. Basta dare un'occhiata, anche superficiale, alle figure in campo e ci si rende immediatamente conto del lunghissimo lavoro preparatorio e del piacere estremo, quasi feticistico, nell'attenzione ai particolari.



Si pensi, per esempio, alla straordinaria ricostruzione delle strade e degli interni delle case colombiane di Cartagena, oppure all'entusiasmo di Kurjak (e quindi degli stessi autori) per una gatlig primonovecentesca, nonostante stia infuriando la battaglia e ci siano delle vite in ballo. O ancora si noti la maniacale cura con cui sono state disegnate le grotte sotterranee in Turkmenistan, in cui ogni masso e ogni pietruzza sembra essere lì al suo posto per un perché più profondo e non solo perché ha deciso così un disegnatore!
Vi mostriamo a seguire alcuni studi dell'ex disegnatore di Valter Buio, che dimostrano l'ampio lavoro preparatorio svolto.












Tutto questo solo per farvi venire l'acquolina in bocca fino al 5 settembre, quando, ne siamo certi, avrete il desiderio di far vostro il numero 210 di Dampyr, Il figlio di Erlik Khan.

RolandoVeloci




DAMPYR "Il figlio di Erlik Khan"
NUMERO: 210
DATA: settembre 2017
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Giorgio Giusfredi
DISEGNI E CHINE: Andrea Del Campo
COPERTINA: Enea Riboldi









© 2017 Sergio Bonelli Editore.


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