Racconti da Lucca - parte 1: LA GUERRA DEL “LUCNAM”


(per ottenere due tavole firmate)

Le file, si sa, a Lucca sono interminabili e se è vero che “ogni strada porta a Roma” non è altrettanto vero che “ogni lunga fila porta a Lucca Comics”.
Non ci credete?!

Quello che segue è un racconto di guerra, sangue e dolore, e se non avete lo stomaco allora avete un problema serio….se di stomaci ne avete 5….allora siete una mucca!

Tornando a noi, questo è un reportage di guerra: “LA GUERRA DEL LUCNAM”!

Ricordo ancora, ci svegliammo alle 6 di mattina del 2 novembre Anno del Signore (degli Anelli) 2013. La stanza in cui dormivamo io (Tenente Grullino Biscottacci) e l’Artificiere Tirami Gigi era una stalla per vacche adeguata a camera da letto. Grazie all’uso di 4 stracci usati precedentemente per ripulire i sanitari del bagno comune, ci coprimmo e dormimmo senza fiatare, almeno con la bocca.

Fummo svegliati dall’atterraggio d’emergenza di un boeing civile proprio nel giardino di casa, sembrava la fo**u*a scena del film Donnie Darko; comunque, durante l’atterraggio fu catapultato giù dall’aereo il Generale “Giuppo” che venne a darci il buon giorno con un rancio di 2 fo**u*i cookies e con quello che verrà ricordato come il caffè più scadente del peggior discount di Bombay, preparato probabilmente con piscio di elefante Indiano e avanzi di una discarica di prodotti tossici.

L’aria nella stanza sapeva di napalm, ed io amo l’odore del napalm a prima mattina, ma non era napalm, era l’odore dei nostri calzini che aveva profumato (secondo altri impestato) l’aria della caserma improvvisata: nonostante noi percepissimo gradevoli odori di cucina egiziana, qualcuno, non so chi, durante la notte aveva dato fuoco ai nostri calzini, forse per paura che si diffondesse un epidemia virale sconosciuta, anche se a me, come ad altri commilitoni, quegli odori in camera ci ricordavano i profumi di alcuni piatti tipici di Baghdad a base di ascella di cammello condita con meduse fritte in salsa di chiappe di capra, bei momenti.

Facemmo colazione, anche se sarebbe stato meglio mangiare le interiora di un topo fritto come quella volta in Cambogia. Il soldato Tirami Gigi si unse l’unto ciuffo con l’olio per ingranaggi poi si oleò il pettorale per scivolare meglio fra le porte strette della casa, mangiò un biscottaccio e si mise le lentine, diceva che vedeva tutto marrone, che tutto gli sembrava buio e senza luce, ed io per consolarlo gli dissi che erano gli effetti della dannata guerra, del morale a pezzi e dei prodotti chimici usati per produrre i biscottacci (poi lui si ricordò che la sera prima in preda ad una colica causata da alcuni pupazzetti dei Puffi indigesti, distrattamente aveva messo le lentine a mollo nella tazza del cesso…cose che capitano!).

Ci lavammo, ma con acqua fredda, ca##o neanche l’acqua calda dissi a voce alta; il Generale Giuppo si scusò dicendo che due giorni prima aveva subito un sabotaggio da parte di un finto imbianchino che aveva fatto detonare lo scaldabagno per affievolire il morale della truppa (non gli ho mai creduto, imbianchini sabotatori, tutte ca##ate!).

Erano giorni duri, eppure pensammo tutti “Siamo qui per combattere la tua guerra, Generale Giuppo!”, la dannata guerra per le tavole firmate da autori che gran parte del mondo non conosce e mai conoscerà. Poi distraendomi pensai fra me e me “Dopo essere andato in bagno forse è meglio tirare lo scarico, l’odore potrebbe attirare il nemico”………...lo ammetto, dimenticai di tirare lo scarico, dannata guerra!

Finalmente ci mettemmo in viaggio per la capitale del LUCNAM, Comicoland. Eravamo diretti nel luogo dove si avverano i sogni, dissi a me stesso, ma forse erano solo incubi e quella che doveva essere una tranquilla passeggiata fra amici e fumetti si rivelò presto essere un’interminabile e lunga marcia verso la morte dei nostri lobi frontali.

[Continua...]
Grullino Biscottacci detto “Jo Jo”


In uscita questa settimana vi consiglio:

Team-Up “X-MEN/TOPO GIGIO” 
Testi: Iva Zanicchi
Disegni: Mick Jagger & Paolo Bonolis



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