ORFANI: NUOVO MONDO #3

Di perturbazioni e vertigini















Sarà il clima da fantascienza esplorativa e l'ambientazione su un nuovo pianeta. Saranno i combattimenti tra un gruppo di ribelli in fuga e i rappresentanti di un potere oppressivo e ingiusto. Sarà che negli ultimi tempi ho avvertito come una perturbazione nella Forza. O sarà che Vertigine, il terzo numero di Orfani: Nuovo Mondo, esce in edicola il 16 dicembre, un giorno che dovrei di essermi segnato sul calendario per qualcos’altro, ma non ricordo bene cosa...
Sarà.
Eppure ho smesso di credere alle coincidenze all'incirca il 25 maggio 1977.


Non c'è dubbio che Star Wars sia una delle opere che più hanno influenzato l'immaginario moderno. Negli ultimi mesi stiamo assistendo a una sovraesposizione mediatica colossale, legata anche all'amore viscerale di tantissimi fan verso l'epopea ideata da George Lucas, in attesa del settimo capitolo che finalmente dopo oltre trent'anni porterà la trama verso (ce lo auguriamo!) nuove frontiere. A questa febbre non risultano immuni nemmeno autori (e lettori) di fumetti: Roberto Recchioni, ideatore di Orfani insieme a Emiliano Mammucarinon ha mai celato il proprio legame verso la saga, al punto da citarla in uno splendido e alquanto autobiografico passaggio di John Doe e da realizzare un video in cui suggerisce un modo per far accostare alla saga l'universo femminile. 

Di certo Guerre Stellari non è il riferimento iniziale né tantomeno quello principale per Orfani, o almeno non lo era nella prima stagione, dove a detta degli stessi autori gli spunti erano nati leggendo opere quali Stand By Me e La Lunga Marcia di Stephen King, Il Signore delle Mosche di William Golding, Fanteria dello Spazio di Robert Heinlein e Guerra Eterna di Joe Haldeman e guardando pellicole quali Il Grande Uno Rosso di Samuel Fuller e Full Metal Jacket di Stanley Kubrick.
È però ripensando a ritroso a tutta una serie di dettagli che emerge la fascinazione verso una saga che attraversa più generazioni (chi ha detto "Skywalker"? Partendo dalla giovinezza di Ringo e soci fino all'attuale maternità di Rosa e della Juric, siamo ormai in procinto di conoscere la terza generazione!), in una lotta contro un potere autoritario e accentratore (l'Impero come il Governo Straordinario di Crisi) e in cui le donne possono assumere posti di rilievo (come non sottolineare l'elemento di rottura rappresentato, alla fine degli anni '70, da una Ribellione guidata da una donna, la Principessa Leia? E come non pensare a quanto essa in qualche modo si rispecchi nell'indipendenza e intraprendenza dell'agguerritissima Rosa?).



Siccome vi vogliamo bene, cari lettori audaci, non staremo a tediarvi oltre con ulteriori analogie sulle mostruose trasformazioni dei Corvi, sui droidi dotati di intelligenza artificiale che accompagnano le gesta dei nostri eroi, su armi che si tramandano da una generazione all'altra e così via. In questo modo vi terremo anche alla larga da un colpo di scena, contenuto proprio nel terzo numero di Nuovo Mondo, che è un deciso omaggio al capitolo centrale della trilogia originale di SW.

Tornando a Vertigine, si tratta di un albo corale e dalla riuscita particolarmente efficace per ideazione, resa, struttura ed estetica.
Debilitata in seguito agli avvenimenti del numero precedente, Rosa viene messa momentaneamente “in panchina” all'inizio dell'albo per lasciar spazio ai comprimari: ai già noti Cesar, Paul e Armin si vanno ad aggiungere Vincenzo e Lora, una coppia di profughi sistematasi sulle rive del fiume. Non staremo a soffermarci sulle evidenti somiglianze tra Vincenzo e un noto fumettista pisano recentemente dedicatosi ai giochi di ruolo.


Ci preme mettere in luce la figura di Lora, sua moglie,  senz’altro uno dei personaggi meglio caratterizzati di questa nuova stagione. Lora è una donna dal carattere forte e deciso, pronta a prendere decisioni difficili e ad assumere il comando. Si improvvisa infermiera e si prodiga per questi suoi nuovi amici sputati dal fiume come balene spiaggiate. Con l'aggiunta di Lora e Vincenzo, sembra essersi formato un nuovo gruppo costituito da personaggi eterogenei e decisamente tutti da scoprire. Una squadra ben conscia della necessità di lottare per sopravvivere, come scrive di frequente Rosa nel diario rivolto al futuro "sgorbietto" che ha in pancia. Anche perché, afferma Rosa, “ammazzare mostri è un’ottima terapia”.
Le ultime tavole, che ovviamente non staremo qui ad anticiparvi, contengono dei richiami all’inizio di questa nuova stagione, chiudendo il cerchio narrativamente per la prima fase di Nuovo Mondo, che ha visto l'introduzione di personaggi e ambientazioni del tutto differenti (molto significativa la prospettiva del panorama di pagina 92, quasi un nuovo orizzonte che si staglia di fronte ai protagonisti in uno scenario che abbiamo già rivisto più volte nella serie e che ogni volta assume una funzione differente. Stavolta è... Speranza?).
Come già avvenuto per Nuovo Mondo #2, la storia è scritta a quattro mani da Recchioni e da un membro dello Studio in Rosso: in questo numero debutta infatti Giovanni Masi, autore recentemente visto all'opera sul terzo numero di Battaglia, sul Dylan Dog Color Fest di aprile e su Alle Montagne della Follia, adattamento dell'opera di H.P. Lovecraft per i disegni di Federico Rossi Edrighi. 


Al tavolo da disegno torna invece Luca Genovese (Beta, Long Wei) che già ci aveva impressionati positivamente su Ringo #7. Il suo stile concreto e con un occhio di riguardo verso i manga dà vita a pagine decisamente spettacolari. L'elemento che emerge con maggior vigore è però la straordinaria integrazione tra testi e disegni. Da mozzare il fiato la sequenza muta di nove pagine e mezzo, in cui il compito di ritrarre la fuga di un'inerme Rosa e dei suoi nuovi compagni d’avventure viene completamente delegato a tavole dominate dai suoni e la cui scansione multiforme si adegua al contenuto. C’erano già state, nelle serie precedenti, numeri puntellati di scene silenziose ma molto esplicative (vedere ad esempio Come pioggia, Ringo #6), ma questa, insieme ad alcune tavole nel finale, risulta particolarmente riuscita. A completare il tutto la colorazione di Luca Saponti che aggiunge freschezza e lucentezza alle tavole. 
Ultima ma non ultima, la copertina di Matteo De Longis, in cui l'autore può dare sfogo appieno alla propria libertà ideativa, discostandosi sempre più dai modelli precedenti per dar vita a un'illustrazione affascinante e visionaria dove il letto di sangue di Rosa prende vita in forme oscure e paurose.

Insomma, citazioni a Guerre Stellari o meno, Orfani continua a conquistarci, serie dopo serie, numero dopo numero, pagina dopo pagina. E se voi pensate di poterne fare a meno... Che la Forza sia con voi!


Il sommo Audace




ORFANI: NUOVO MONDO “Vertigine” 
NUMERO: 3
DATA: dicembre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE 

COPERTINA: Matteo De Longis

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni e Giovanni Masi
DISEGNI E CHINE: Luca Genovese
COLORI: Luca Saponti









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