ORFANI #2 e 3

Amore e sangue nell'opera di Recchioni


Orfani è stato l’evento legato al mondo del fumetto italiano più importante dell’anno appena trascorso, questo è poco ma sicuro. Vuoi per la novità assoluta rappresentata dalla presenza costante del colore sulle tavole dei disegnatori, vuoi per la spinta promozionale operata in prima persona da un autore (Roberto Recchioni) al quale si può rimproverare tutto tranne il fatto che non sappia parlare e far parlare di sé e della sua opera.
Quindi noi Audaci, dopo una recensione doppia dedicata al numero uno, Piccoli spaventati guerrieri, nella quale si potevano leggere riflessioni sia positive (firmate Giuppo) sia considerazioni meno entusiastiche e fiduciose per il futuro (firmate Veloci), torniamo a parlare di Orfani mentre nelle edicole è in uscita il numero quattro, Spiriti nell’ombra. È un’occasione per tirare le somme di questi primi tre mesi di vita editoriale della nuova miniserie Bonelli.
Possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che le cose vanno meglio, poco alla volta ma decisamente meglio. Quindi ci aveva visto giusto il Sommo Giuppo, probabilmente, mentre il malvagio (e forse troppo “veloce”) Rolando non aveva compreso immediatamente la portata dell’operazione di Recchioni & co. Infatti, a partire dal secondo numero, sono iniziati gli scavi nell’io dei protagonisti, ora iniziamo a sapere quello che sentono, quello che provano, quello che temono e impariamo a conoscerli (e ad amarli) in modo diretto, veloce, brutale come RRobe ci ha insegnato a fare nel corso degli anni.

2. Non per odio, ma per amore

In questo secondo numero otteniamo maggiori informazioni sui personaggi e sulle loro motivazioni. La serie cresce indubbiamente, inizia a mostrare dove vuole andare a parare e dissemina misteri che sicuramente saranno ripresi, come ad esempio quello della basilica nel mondo alieno (identica a quella della città di origine di Jonas). Ed inizia a focalizzarsi su un personaggio per volta, cosa che aumenta l’empatia verso questi giovani guerrieri.

Jonas e Juno sono cresciuti e sono diventati Boyscout e Angelo, due dei letali Orfani. Jonas è il leader indiscusso della squadra, mentre Juno è sempre tormentata dal desiderio di vendetta nei confronti del colonnello Nakamura (ritenuto responsabile per la morte – ? – di suo fratello Hector). Verso la fine dell’albo i due convolano a giuste nozze, grazie anche alla benedizione del colonnello e della professoressa Juric, ma proprio sulla scena del bacio le creature aliene sferrano un poderoso attacco contro l’astronave che ospita i nostri.

Per l’occasione, i testi dell’ideatore della serie, il buon Recchioni, sono accompagnati dai disegni di Alessandro Bignamini, artista che già ci aveva stupito positivamente qualche tempo da sulla miniserie Greystorm.


3. Primo sangue

Nell’albo numero 3, sempre per i testi di Recchioni, possiamo apprezzare il lavoro grafico del bravo Gigi Cavenago (che disegnerà anche parte del quarto episodio). Ancora una volta, seguendo evidentemente la formula bipartita dei volumetti precedenti, la storia – questa volta dedicata al ribelle del gruppo degli Orfani, Ringo – si scinde in due parti: il passato, quando il biondo ragazzo dal temperamento focoso ha rischiato di essere giustiziato dal colonnello Nakamura a causa della sua irrefrenabile avversione alla disciplina militare, e il presente nel quale Ringo/Pistolero, in seguito all’attacco degli alieni, precipita con la sua navicella sul pianeta dei nemici e si ritrova solo e destinato a una corsa impari contro il tempo per salvarsi la pelle.

Nel passato lo hanno salvato dalla morte la saggezza di Jonas, i ricatti psicologici della professoressa Juric e il suo sterminato affetto per la piccola e dolce Sam. Nel presente sembrano invece non esserci molte possibilità per il nostro amico, alle prese con una situazione disperata nonostante il supporto di Host, un “occhio” robotico che non può non suscitare simpatia e tenerezza in tutti i lettori.



Nel quarto numero, in uscita in questi giorni, se la meravigliosa copertina disegnata dal maestro Massimo Carnevale non ci inganna, il prossimo personaggio a finire sotto la lente di ingrandimento di Recchioni sarà proprio la piccola Sam. 
Non ci resta che attendere pochissimo e continuare a leggere!

RolandoVeloci (con una lieve collaborazione di Giuppo)



Omaggio dell'insostituibile Leo Ortolani!
   



“Non per odio ma per amore”
NUMERO: 2
DATA: Novembre 2013
SERGIO BONELLI EDITORE

COPERTINA: Massimo Carnevale
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni
DISEGNI E CHINE: Alessandro Bignamini
COLORI: Annalisa Leoni
“Primo sangue”
NUMERO: 3
DATA: Dicembre 2013
SERGIO BONELLI EDITORE

COPERTINA: Massimo Carnevale
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni
DISEGNI E CHINE: Gigi Cavenago
COLORI: Arianna Florean

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